venerdì 30 marzo 2012

Storia di un uomo qualunque

Questa è la storia di un uomo qualunque
che arrese il suo sguardo migliore
all’indifferenza e all’abiezione
e morì come un uomo qualunque.

L’oppressione lambì il cranio attonito
nel freddo contatto dell’acciaio
e solo forse la voce di lei nel cuore
e non un cristallo di parola in bocca.

    Lui si stupì dell’universo instabile
    della sua libertà fragile
    lui si trovò nell’universo instabile
    di una realtà esecrabile.

Sento il metallo che bacia la carne del cranio
che salta e si sparge ad ossequio del mondo
che mi stupra da dentro e mi schiaccia
nel fango del niente, di sempre, di niente, da sempre, nel niente…


(Non sono io che l’ho voluto).


Questa è la storia di un uomo qualunque
questa è la storia di chiunque qualunque
questa è la storia di un uomo qualunque
questa è la storia di chiunque.