I pensieri vagavano senza forma, in modo confuso, cieco, forse solo poco chiaro. Il tramonto, così caro ad amanti e poeti, aveva già congedato le mura fredde che mi separavano dall'esterno vivo della città. gli ultimi raggi di sole, di un sole stanco e pallido, affaticato dalla trascorsa giornata, venivano sistematicamente sconfitti da una massa indefinita di luci artificiali, elettriche (umane).
Avevo già abbassato la tapparella, non del tutto però, perché mi piaceva percepire lievi aliti d'aria che mi riuscissero a salvare dall'eventualità di soffocare qui, dentro queste mura, e che mi illudessero di non essere ancora più rinchiuso di quanto non lo fossi già, fisicamente.
La stanza era buia, piccola, non poi così mesta. il linoleum sorreggeva bianchi muri intonacati da chissà quanto tempo. C'era un letto singolo, sulla sinistra. A seguire, sempre sulla sinistra, un piccolo lavandino di cui funzionava solamente il rubinetto dell'acqua fredda. Di fronte, una finestra da cui entrava, attraverso il vetro, solamente vecchio e sporco cemento. A destra la scrivania di legno e un armadio. Non era male vivere in questi sei o sette metri quadrati. In questa stanza dormivo, leggevo, studiavo, scrivevo, mangiavo, qualche volta ci ho fatto pure l'amore. [...]
(da "Il Niente", D.B.)
Avevo già abbassato la tapparella, non del tutto però, perché mi piaceva percepire lievi aliti d'aria che mi riuscissero a salvare dall'eventualità di soffocare qui, dentro queste mura, e che mi illudessero di non essere ancora più rinchiuso di quanto non lo fossi già, fisicamente.
La stanza era buia, piccola, non poi così mesta. il linoleum sorreggeva bianchi muri intonacati da chissà quanto tempo. C'era un letto singolo, sulla sinistra. A seguire, sempre sulla sinistra, un piccolo lavandino di cui funzionava solamente il rubinetto dell'acqua fredda. Di fronte, una finestra da cui entrava, attraverso il vetro, solamente vecchio e sporco cemento. A destra la scrivania di legno e un armadio. Non era male vivere in questi sei o sette metri quadrati. In questa stanza dormivo, leggevo, studiavo, scrivevo, mangiavo, qualche volta ci ho fatto pure l'amore. [...]
(da "Il Niente", D.B.)
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