In questi istanti
gioisco di orizzonti che
si stagliano in fronte a me
e si svelano immagini che
si figurano in sogni
estivi di improbabili verità.
E la sorpresa rende indecisi i gesti
eloquenti gli sguardi
ed impalpabili le emozioni
per averti qui finalmente.
Ed in pochi istanti è tutto estasi:
effluvi di attese ed intime intenzioni
si iniettano in sigilli
di stupefacenti considerazioni.
[E allora scusami se non ti avevo ancora vista entrare
scusami se ero troppo impegnato a credere
che non saresti mai arrivata
proprio così, come sei.
E scusami se mordo il tuo naso appena un po’
scusami se annuso la tua pelle e i tuoi capelli
e ti solletico e ti affascino
proprio così, per come sei].
Tratta da "La Città Invisibile"
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