Gli occhi indugiano affabili
illusi nell’armonia intrisa di
spiritualità affidata a questa oscurità
radiosa.
Ritraggo con l’indice la vertigine
sugli ansimi che appannano il vetro
che racchiude l’eccitazione rovente dei
corpi.
Comprendo milioni di desideri
cullare questa limpida segretezza
e la fragranza della mia vita
trasuda
in umili epidermiche evasioni
e sublima la carne in infinite suggestioni
circonfuse con la lirica celeste
del mondo.
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