mercoledì 16 febbraio 2011

Terza danza della sospensione

Continuerò a guardare nel cielo
per osservare il lento movimento delle nuvole
astuto
e cercare di capire
se ha realmente senso comprendere
fino a dove sia riuscito a spingere
la mia profonda intenzione.
O forse è più perfetto
lasciarsi rapire dall‘incanto
frugale delle costellazioni
di gentili commozioni gradite.
Con voli magnifici
mi sono lasciato sollevare
da movimenti metafisici
nell’immensità dei sogni
per raggiungere una luce infinita
[una in particolare, quella più luminosa
quella che da sempre
attendeva il momento di attraversare
la cornice di una finestra socchiusa
più per l’attesa
che per la paura di soffocare].

Sono attimi infiniti di
torpore
umano ed intimo
per la loro sospensione
e il rapimento in cui
nuovamente mi bagno, avvolto
dal tuo profumo, mi
aiuta a sentirti e
finalmente
e quietamente a
diventare
esistenza con te.

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